Abbiamo chiamato l'articolo "Sartoria 2.0" perché fino ad oggi parlando di sartoria venivano in mente angoli di pace, artigiani, odore di tessuti antichi, forbici, centimetri e mani leste che si adoperavano a creare qualcosa che durasse nel tempo.
Oggi non è più così. O non del tutto. Da un pò di tempo, infatti, per le vie di New York gira un furgone che svolge il servizio di sartoria a domicilio. Fin qui non ci sarebbe nessuna novità, dato che, alcuni sarti, anche in Italia, raggiungono i propri clienti super impegnati per fare le classiche "prove"; ed invece una novità c'è: all'interno di questo furgone è presente un body scanner che, puntato verso il cliente, permette di rilevare le sue misure con un margine di errore di cinque millimetri e una volta presi tutti gli accorgimenti del caso le informazioni vengono mandate a Shanghai (dove vengono realizzati gli abiti ndr) e ritornano al cliente sotto forma di abito, per un costo di appena 400 dollari.
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Ora, noi de L'eleganza del gusto, un'idea ce la siamo fatta, ma ci piacerebbe sapere cosa ne pensano i nostri cari lettori. Può davvero questo mondo frenetico, toglierci il piacere di entrare in una sartoria, riducendo il tutto ad un semplice furgone e all'ennesimo apparecchio tecnologico? Siete favorevoli a questo nuovo tipo di sartoria o siete legati alle "vecchie" tradizioni?
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