martedì 12 novembre 2013

Sartoria 2.0

Oggi vi raccontiamo una storia che arriva dagli Stai Uniti d'America e più precisamente da New York..

Abbiamo chiamato l'articolo "Sartoria 2.0" perché fino ad oggi parlando di sartoria venivano in mente angoli di pace, artigiani, odore di tessuti antichi, forbici, centimetri e mani leste che si adoperavano a creare qualcosa che durasse nel tempo.

Oggi non è più così. O non del tutto. Da un pò di tempo, infatti, per le vie di New York gira un furgone che svolge il servizio di sartoria a domicilio. Fin qui non ci sarebbe nessuna novità, dato che, alcuni sarti, anche in Italia, raggiungono i propri clienti super impegnati per fare le classiche "prove"; ed invece una novità c'è: all'interno di questo furgone è presente un body scanner che, puntato verso il cliente, permette di rilevare le sue misure con un margine di errore di cinque millimetri e una volta presi tutti gli accorgimenti del caso le informazioni vengono mandate a Shanghai (dove vengono realizzati gli abiti ndr) e ritornano al cliente sotto forma di abito, per un costo di appena 400 dollari.

Ora, noi de L'eleganza del gusto, un'idea ce la siamo fatta, ma ci piacerebbe sapere cosa ne pensano i nostri cari lettori. Può davvero questo mondo frenetico, toglierci il piacere di entrare in una sartoria, riducendo il tutto ad un semplice furgone e all'ennesimo apparecchio tecnologico? Siete favorevoli a questo nuovo tipo di sartoria o siete legati alle "vecchie" tradizioni?


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