Le colline trevigiane del vino Prosecco tutelate dall'Unesco come patrimonio dell'umanita'.
Lo chiedono il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e l'IPA Terre Alte della Marca Trevigiana, in collaborazione con la Provincia di Treviso e la Regione Veneto. Oggi a Pieve di Soligo si e' costituito il comitato promotore per la candidatura.
''Il comitato ha tre obiettivi - ha spiegato Innocente Nardi, presidente del Consorzio -: la tutela territorio e l'opportunita' di promozione dell'identita' culturale e sociale rappresentata dalla coltivazione della vite, perche' il Conegliano-Valdobbiadene e' apprezzato in oltre 50 paesi al mondo''. Quindi, ''in base alla convenzione del 72 dell'Unesco noi chiediamo il riconoscimento del patrimonio culturale (non di quello naturale) in quanto i 15 Comuni del prosecco rappresentano un attivita' combinata di uomo e ambiente in cui c'e' una storicita' e c'e' una cultura legata alla vite''. Il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, ricorda che questo sarebbe il settimo sito veneto patrimonio dell'Unesco, e che risulterebbe ''un indicatore di qualita' aggiunto al territorio''. Per Muraro esiste puntualmente la sostenibilita' anche economica della richiesta di candidatura: ''potrebbe essere utile ai pil della provincia che dall'inizio della crisi e' diminuito da 28 a circa 26 miliardi di euro''.
Nicola Tognana, presidente della Camera di Commercio, osserva che questa ''e' una delle poche cose positive in un periodo in cui ci piangiamo addosso''.
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