venerdì 14 dicembre 2012

Il Taj Mahal

Rudyard Kipling lo definì il cancello d'avorio sotto il quale passano i sogni.
Il Taj Mahal deve essere visto almeno una volta nella vita.

Il Taj parla della morte e dell'aldilà ma anche di una struggente storia d'amore: è la gigantesca e sublime tomba edificata da un vedovo inconsolabile per ricordare in eterno la moglie.
Una fusione di influenze artistiche che spaziano dalla Persia all'Estremo Oriente, così perfetta da alimentare per secoli un "giallo" tuttora irrisolto sul misterioso architetto che lo progettò.

Che ne dite, partiamo?













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